Riflessologia Plantare

Brevi cenni sulla Riflessologia Plantare

Il piede è riconosciuto da millenni come sede eletta, anche se non unica, di zone riflesse, cioè in stretto collegamento con le altre parti del corpo. Attraverso la riflessologia plantare, una tecnica di massaggio in cui si usano esclusivamente i pollici, ed è possibile intervenire su alcuni punti del piede per ristabilire equilibri perduti, per prevenire e curare molti disturbi e per mantenere il benessere.

IL MASSAGGIO CHE RILASSA

I piedi hanno una straordinaria ricchezza di terminazioni nervose, le quali hanno un’azione riflessa su tutto l’organismo. Sono una parte del corpo in stretto collegamento con le altre, e il collegamento avviene sempre grazie all’intervento del cervello, che riceve un messaggio, lo decifra e invia una risposta là dove questa è stata richiesta.

Il terapeuta nel corso di una seduta di riflessologia esercita una pressione su alcune zone del piede senza spostare il dito, con un movimento a scatto, flettendo la falange in modo da formare un angolo di 70 gradi e procedendo con un ritmo continuo. Viene seguito un percorso preciso, rappresentato dalla mappa dei punti riflessi.

Nel piede, il corpo umano è rappresentato come un uomo seduto ed i punti riflessi si presentano con la stessa sequenza che gli organi corrispondenti hanno nell’anatomia del corpo. Si parte dalla testa, che è riflessa nelle dita, e si arriva giù fino, al bacino, che ha il suo punto riflesso nella zona del calcagno. I due piedi, inoltre, rappresentano ciascuno una metà del corpo, compresi gli organi che in esso si trovano.

Un trattamento personalizzato

La riflessologia è in grado di fornire lo stato di funzionalità dell’organo corrispondente al punto riflesso nel piede, che viene stimolato e quindi, in un certo senso, "interrogato". A seconda dei casi, tale punto può rispondere alla pressione con dolore, fastidio, piacere o indifferenza.

Il punto dolente denuncia la situazione di malessere dell’organo bersaglio, che a sua volta può accusare un disturbo per diverse ragioni, le quali vanno a loro volta indagate e circoscritte. Le disfunzioni possono infatti avere origini diverse, quindi bisogna cercarne le cause, caso per caso.

Va sottolineato, infine, che la riflessologia plantare non ha controindicazioni, perché produce sempre e comunque una reazione positiva, che si oppone a eventuali squilibri. E se è vero che il suo campo di applicazione è vastissimo, e spazia dalla cura delle allergie a quella delle depressioni, dalle disfunzioni ormonali all’artrosi cervicale, è altrettanto vero che un breve ciclo di sedute al cambio di stagione può essere utile a tutti per mantenere il benessere psicofisico e prevenire l’insorgere di disturbi e malesseri.

Le zone da stimolare

Alcune zone del piede vanno adeguatamente stimolate in ogni caso, indipendentemente dal tipo di problema specifico: sono quelle corrispondenti all’apparato urinario, al sistema nervoso e a quello ormonale. In particolare, trattando i punti del piede che corrispondono all’apparato urinario, si mobilizzano le tossine presenti nell’organismo. Grazie a questo processo queste entrano in circolo e vengono eliminate dai reni e dal fegato, per cui il corpo si disintossica. Stimolando invece i punti corrispondenti al sistema nervoso e a quello ormonale si ripristina un buon equilibrio psicofisico. Gli altri punti specifici, individuati caso per caso, costituiscono la cura personalizzata per ogni singolo paziente.

Gli obiettivi della Riflessologia Plantare

Ridurre l'ansia e il dolore; indurre il rilassamento e il sonno; mitigare la nausea e il vomito; controllare alcuni sintomi quali la stitichezza o il singhiozzo.

Si può stilare un elenco dei disturbi curabili con la giusta digitopressione. La depressione e i problemi dell'umore si combattono premendo le zone dell'ipofisi e del cuore. Contro il nervosismo, lo stress, l'angoscia e la stanchezza bisogna riferirsi alle aree del plesso solare, polmoni, ghiandole surrenali, reni, ipofisi. I punti dei reni e della vescica sono da considerare per la terapia delle mestruazioni dolorose, la sindrome premestruale e la cistite. Facendo pressione sulle zone del pancreas, dell'intestino, del colon, dello stomaco e del plesso solare si curano i problemi digestivi e le coliti; con i reni e il cuore si combatte il disturbo del gonfiore alle gambe. Per il mal di testa si consiglia di rivolgersi alle aree degli occhi, della fronte e del fegato; per l'insonnia e i frequenti risvegli notturni le aree della fronte e del plesso solare; per la costipazione il punto dove è localizzato il riflesso dell'intestino, e così via.

Caratteri del trattamento

Praticando la riflessologia la sensazione che si prova è una spiccata rilassatezza, un'avvolgente senso di calore e accudimento. La mente rallenta i propri ritmi, favorendo il collegamento consapevole alle percezioni corporee e aprendo la via ad una dimensione di benessere. Il percorso terapeutico varia da soggetto a soggetto; mentre immediati sono i benefici relativi a distensione e disintossicazione, la durata del ciclo di trattamenti mirati ad un problema specifico dipende dalla risposta individuale. E' chiaro, comunque, che gli squilibri organici o le malattie psicosomatiche che si trascinano da più tempo e di natura grave avranno bisogno di una serie di interventi più lunga.

Nel processo di riconquista dell'equilibrio, si possono verificare alcuni effetti indesiderati che si configurano come vere e proprie "crisi di assestamento", ma che segnalano la vicinanza dello scopo ultimo della terapia riflessogena, cioè la guarigione. Tra questi fenomeni (tutti di carattere transitorio) si annoverano l'aumento delle eruzioni cutanee, l'incremento della sudorazione e della secrezione del naso e della bocca, l'innalzamento dei valori dell'attività intestinale e di quella della vescica urinaria.