Uso dell'Argilla Verde ventilata

USO DELL'ARGILLA VERDE

Una vera panacea per gli sportivi

ARGILLA VERDE VENTILATA
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Le Proprietà Terapeutiche dell’Argilla tratto da "Il libro completo dell'Argilla"
I Suoi Poteri Curativi

Nel 1928, il prof. Laborde, docente alla Facoltà di Farmacia di Strasburgo, dichiarò: «La terra curativa, presa regolarmente o periodicamente, è il dono che purifica, vivifica, compensa e risana, proprietà essenziali della natura. È un potente dinamogeno che ristabilisce un equilibrio stabile risvegliando l’attività delle ghiandole».
Come molti altri rimedi naturali, l’argilla è una materia molto complessa: le sue proprietà non dipendono cioè da un solo elemento quanto piuttosto dall’interazione delle varie sostanze di cui è composta, che ne moltiplicano l’efficacia.


L’argilla possiede le seguenti proprietà curative.


Antisettica e battericida: l’argilla curativa è un complesso completamente sterile in grado di contrastare l’attività dei batteri creando un ambiente ostile alla loro crescita senza recare alcun danno all’organismo umano.
L’argilla, infatti, agisce neutralizzando solo le eccedenze di batteri, mentre non ostacola la sana ricostruzione cellulare. Aiuta soprattutto a eliminare i parassiti intestinali e a ristabilire il giusto equilibrio della flora microbica compromesso da enteriti, coliti, colibacillosi.


Antitossica: l’argilla è un efficace rimedio contro avvelenamenti da sostanze tossiche; la sua caratteristica assorbente facilita l’espulsione di veleni dall’organismo. Nel corso di vari esperimenti è stato dimostrato che mentre una quantità minima di una soluzione di stricnina somministrata ad alcuni topi ne causa la morte in pochi minuti, la stessa dose somministrata aggiungendo argilla fa sopportare agli animali il veleno senza inconvenienti.


Assorbente: il suo potere assorbente può variare dal 20 sino al 50% del suo peso.
L’argilla è in grado di assorbire enormi quantità di liquidi, ma anche di gas, proprietà che viene sfruttata in molte applicazioni curative, soprattutto in caso di intossicazioni intestinali e problemi dermatologici.


Cicatrizzante: le sue qualità basiche (a pH quasi neutro) esercitano un’influenza come biocatalizzatore dell’organismo ossia favoriscono l’insieme di reazioni chimiche necessarie alla vita, ad esempio la coagulazione del sangue e la rigenerazione della pelle.
Questa proprietà dell’argilla viene sfruttata sia per curare ferite esterne sia per curare l’ulcera gastroduodenale.


Energizzante: l’argilla contiene vari minerali e oligoelementi che vengono ceduti all’organismo attraverso le membrane delle cellule del corpo. Questa proprietà spiega perché essa ha un’azione particolarmente efficace nei disturbi articolari, in caso di fratture, nelle anemie e in tutti i casi di demineralizzazione.


Le Preparazioni con l’Argilla


La corretta preparazione dell’argilla per uso esterno
Mescolando l’argilla con acqua calda, tiepida o fredda si ottiene una pasta più o meno plastica, che può essere impiegata nella cura di varie malattie e disturbi.

Ricordiamo, inoltre, che l’argilla preparata con acqua salata (sale marino integrale) e priva di cloro accresce la sua efficacia terapeutica.

Per ottenere un’argilla idonea all’utilizzo esterno è opportuno rispettare i seguenti passaggi:
1) porre uno strato di 2-3 cm di argilla sul fondo di un recipiente di vetro o di ceramica (per 2 cucchiai di argilla un cucchiaio e mezzo di acqua);
2) aggiungere acqua fredda fino a ricoprire l’argilla e mescolare con un cucchiaio di legno, lasciando che il liquido venga completamente assorbito fino a ottenere un impasto a consistenza cremosa;
3) coprire con una garza o con un panno per evitare che si depositi qualche corpo estraneo e lasciare riposare per qualche ora; se le condizioni meteorologiche lo consentono esporre l’argilla al sole;
4) l’argilla pronta per l’uso si presenta liscia come creta, omogenea e con una consistenza cremosa: raccolta su un cucchiaio di legno, non deve colare.
La consistenza dell’impasto può essere aggiustata aggiungendo un po’ di argilla (quando l’impasto risulta troppo molle) o un po’ d’acqua, quando l’impasto è troppo asciutto.

L’argilla così preparata può essere conservata pronta per l’uso per un tempo indefinito: sarà sufficiente assicurarsi che sia conservata al buio in un sacchetto, un vaso di terracotta o in un qualsiasi altro recipiente e aggiungere acqua se indurisce per la parziale evaporazione dell’acqua.

È indispensabile non lasciare mai l’argilla a contatto con oggetti o recipienti metallici poiché piccole quantità di metalli anche tossici vengono rilasciate a causa dell’elevato potere di adsorbimento strutturale dell’argilla.

UTILIZZO ESTERNO


Per uso esterno l’argilla si utilizza sotto forma di: cataplasmi e impiastri, polverizzazione, bagni, unguenti, maschere e frizioni. È opportuno utilizzare argilla grossa per impacchi e cataplasmi di grandi proporzioni mentre l’argilla macinata fine è più indicata per impacchi e cataplasmi di normali proporzioni, polverizzazioni, unguenti, maschere e frizioni.

1 - Cataplasmi e impiastri


Cataplasmi e impiastri di argilla sono ancora oggi i metodi di utilizzo più usati in argilloterapia; sono impasti dove oltre all’argilla si possono aggiungere anche estratti vegetali, oleoliti, oli essenziali che in alcuni usi ne amplificano l’efficacia.

Il cataplasma consiste nell’applicare sul corpo la pasta di argilla e acqua distesa su un telo di stoffa.

L'Argilla si applica direttamente sulla pelle ben pulita, prima con uno strato sottile poi sempre più spesso sino ad ottenere lo spessore desiderato (almeno 1/2 centimetro).

Sulla zona ricoperta di peli si può porre una garza sottile tra lo strato di argilla e la pelle.

E' utile che la zona trattata si mantenga ferma, è bene fissare lo strato di Argilla con bendaggio su un telo di cotone o di lino e poi applicato sulla parte interessata, o con della biancheria.

Il massimo della sua forza si ottiene isolando il tutto con un panno di lana.

La durata dell'applicazione varia dalla mezz'ora alle due ore.

Rimuovere lo strato di Argilla quando da freddo è diventato caldo oppure quando "tira" la pelle.


Se non viene altrimenti indicato, il cataplasma deve essere a temperatura ambiente; dove è indicato il cataplasma caldo, l’argilla va scaldata a bagnomaria. Per non suscitare una reazione di fastidio, il cataplasma va applicato gradualmente, appoggiandone prima un angolo sulla pelle e proseguendo lentamente finché l’organismo si abitua alla temperatura. Il cataplasma deve essere fissato con bendaggi in modo che non si sposti, ma anche senza stringere e deve essere lasciato al suo posto per 30 minuti e per un massimo di 2-3 ore. Quando è il momento di toglierlo si lava la parte con acqua fredda o tiepida con una spugna.

Il cataplasma di argilla è utile nella cura di manifestazioni artrosiche, distorsioni, slogature, contusioni, ematomi ed edema.

L’impiastro, miscela di argilla e acqua con la consistenza di una creta è applicato direttamente sulla parte del corpo da trattare in uno strato di circa mezzo centimetro. Trascorso il tempo necessario, che può variare da 2-3 ore fino all’essiccamento, si rimuove l’impiastro facendo uso di un cucchiaio o di una spatola di legno e si lava la parte con una spugnetta inumidita con acqua tiepida. L’impiastro è molto efficace nelle affezioni dell’apparato digerente e dermatologiche (ulcere, dissenterie, coliti, enteriti, piaghe, dermatiti).

2 - Bagni parziali o totali


Si sceglie un’argilla verde macinata fine o grossa da stendere sul fondo di una bacinella (tre-quattro manciate di argilla equivalenti a circa 80-100 grammi) che sarà riempita di acqua calda con il 5% di sale marino integrale, mescolando sino a quando l’argilla sarà sciolta e in sospensione. Questa preparazione può essere utilizzata per gargarismi, lavaggi vaginali, clisteri, pediluvi e maniluvi. Per un bagno totale versare in una vasca colma di acqua tiepida 1/2 chilo di argilla e, eventualmente, 10 gocce d’olio essenziale di lavanda, mescolare e immergersi per 15 minuti, eseguendo movimenti con gambe e braccia. Ci si sciacqua, quindi, con acqua tiepida e ci si corica a letto ben coperti per circa un’ora.

3 – Frizioni


Per prepararle, è sufficiente ottenere una poltiglia molto liquida di argilla fine in polvere nella quale s’immergerà un pezzo di tela che basterà far sgocciolare prima di applicarlo sulla parte da trattare. Le frizioni sono utili in caso di piaghe e ferite e in caso di dolori reumatici e artrosici.

4 – Maschere


Versare in una ciotola un bicchiere di argilla a grana fine, mezzo bicchiere di acqua ed un cucchiaio di yogurt. Mescolare fino a ottenere un composto omogeneo da spalmare sul viso e sul collo.

Lasciare in posa 15 minuti e risciacquare con acqua tiepida.

La maschera, uno dei trattamenti cosmetici e terapeutici più utilizzati, si comporta come una potente carta assorbente che toglie le tossine dell’epidermide e contemporaneamente cede sostanze minerali, elementi rivitalizzanti ed energetici. L’azione meccanica superficiale che si esplica durante l’asportazione della maschera stessa, inoltre, consente l’eliminazione delle lamelle cornee superficiali e rende la pelle più chiara, sgrassata e pulita.

5 – Polverizzazione


Si usa l’argilla fine e polverizzata come un talco da applicare direttamente sulla parte interessata. Essa presenta un’efficace azione antisettica e cicatrizzante utile contro gli eritemi, i pruriti, il sudore, gli arrossamenti, le screpolature della pelle, le piccole ferite e contro l’eccessiva sudorazione dei piedi.

6 – Unguenti


Aggiungendo olio extravergine di oliva (oleoliti, olio di mandorle o di jojoba), miele, burro o glicerina alla polvere di argilla fine è possibile ottenere unguenti per uso terapeutico per medicare escoriazioni, geloni, rossori, ulcere e dermatiti in generale.
Si adopera un tovagliolo o un pezzo di tela e si spalma l’unguento sulla parte da trattare.